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Dall’Antico Egitto - Gli Amanti Divini... Nut e Geb

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NUT, Signora del CIELO e GEB, Signore della TERRA,  figli di SHU  e  TEFNUT, erano legati da un amore profondo ed esclusivo, ma furono separati dalla gelosia di SHU, Signore dell'ARIA, che sollevò la figlia, tenendola alzata sulle braccia (i Pilastri del Cielo).
Le due divinità, non avevano altro luogo dove incontrarsi ed amarsi se non l'ORIZZONTE... dove cielo e terra si univano e confondevano... solo l'ORIZZONTE, prima che le tenebre li inghiottisse... soltanto l'ORIZZONTE, per un fuggevoli incontri.
 
La Divina NUT era disperata... era in travaglio, ma non poteva mettere al mondo i figli che portava in grembo... La gelosia di SHU, il potente Signore dell'Aria, si era manifestata nella maniera più cattiva: le aveva proibito di partorire in qualunque giorno dell'anno.
Solo una mente maschile poteva escogitare una punizione così perfida!
Inutilmente GEB promise e minacciò.
Ma ecco intervenire il saggio, ma determinato THOT, l'eterno e sfortunato innamorato della divina NUT, Signore della Sapienza, il quale propose a SHU una partita a Senet, (un gioco tra la dama e gli scacchi). 
In palio c'erano i 5 giorni epagomeni del calendario egizio, ossia, i 5 giorni che venivano aggiunti ai 360 giorni. 
ll Sapiente THOT si aggiudicò la vittoria e donò quei 5 giorni alla divina NUT, che poté finalmente mettere al mondo  quattro  figli: OSIRIDE, ISIDE, SETH e NEFTI.

 Franca Colozzo - 11/10/2018 22:41:00 [ leggi altri commenti di Franca Colozzo » ]

Una bella favola che emerge dal mito dell’Antico Egitto. Sono stata ben cinque volte nella terra degli dei, ho osservato il cielo stellato della dea NUT sulle volte delle tombe, sono rimasta sorpresa dalla magnificenza dei geroglifici e delle pitture tombali, eppure ignoravo questa bellissima favola.
Ti ringrazio di averla descritta con tanta grazia in modo da far capire come la storia dell’antico Egitto in fondo si intrecci a tutti i miti che, dall’antica Grecia fino a Roma, pullulano i nostri sogni (oggi un po’ meno), conducendoci sulle ali della fantasia, come io faccio sempre con la mia nipotina raccontandole la storia di Teseo ed Arianna. Un caro saluto.

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